red_ball16 Novembre 2012, numero 16

(settimana precedente/settimana successiva)

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News-letter di Francesco

 

 

 

per Gassesto

 

 

Il quindicinale per il Gas di Sesto Calende
Perchè "News-letter di Francesco per Gassesto"?

 

Ci sono stati delle incomprensioni su alcuni miei commenti personali sui numeri precedenti, questo ha causato l'irritazione di alcuni soci.
Su invito di Giancarla è stato convenuto di modificare il nome del quindicinale da "News-letter del Gas di Sesto Calende" in "News-letter di Francesco per Gassesto".

 

So che solo una minima parte legge questo quindicinale, ma sino a quando la percentuale del mio entusiamo sarà superiore alla percentuale della mia delusione, continuerò a farlo, quando mi accorgerò che non ne vale più la pena, non farò più niente.

 

Pertanto, a seguito di tutto questo era inevitabile ed implicito che la News-letter cambiasse anche il suo vestito grafico.

 

Resta inteso che chi desidera contribuire sarà ben accetto, quanto ricevuto sarà aggiunto nella News-letter successiva.

 

Grazie per la vostra attenzione e/o futura collaborazione.
Fattoria Rancina, lo stato delle stalle !!
SOPRALLUOGO DI SABATO 3 NOVEMBRE 2012-11-06

 

Ciao a tutti,

 

L'accoglienza di Antonella e di Lino è stata come sempre meravigliosa, la loro casa sempre aperta e il sorriso sulle labbra, unito ad un clima di serenità invidiabile.

 

Dopo una chiacchierata ed un caffè, mi hanno spiegato che le autorizzazioni ASL di cui sono in possesso dovranno essere rinnovate con la partenza dell'utilizzo della nuova stalla, ma il progetto era già stato ovviamente sottoposto al parere preventivo. Non solo , ma il progetto è anche innovativo nei sistemi di gestione, di mungitura ecc .

 

Ho fatto un sopralluogo nella stalla dove il tetto è stato installato e si procederà alle finiture interne, il fienile è praticamente terminato ed il fieno già messo a dimora (fortunatamente prima delle piogge) ed il caseificio è nella fase di studio della disposizione interna dei vari reparti di lavorazione.

 

All'esterno i muratori stanno facendo la concimaia.

 

Sono portatore a tutto il GAS dei saluti e ringraziamenti della famiglia Ossuzio .

 

Fausto Landoni
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Le pillole di Falacasagiusta, nr. 01 e nr. 02

"Di pelle ce n'è una sola e bisogna venderla cara...", in realtà, dal punto di vista del "comfort" di pelle ne abbiamo tre: la nostra "cara", i nostri vestiti e la nostra casa.

 

Proprio così: la nostra casa è la nostra terza pelle, che ci avvolge, ci protegge, ci fa stare bene o male a seconda di come è fatta.

 

L'attenzione e la cura dovrebbero essere le medesime, che si tratti di pelle, abito o "nido"... e allora chiediamoci: mi ripara dalle intemperie? mi isola dal caldo e dal freddo? mi permette di regolare la traspirazione? si adatta alle mie esigenze e mi fa stare bene? (se avete appena comprato la maglietta sintetica tanto fashion vi sarò già antipatica, lo so...)

 

Vi invito allora a riflettere su: "cosa mi spalmo?", "come mi copro?", "dove vivo?"...nei prossimi post vedremo come è possibile intervenire sulla nostra terza pelle...alle altre pensateci voi!

 

Rina, altro su Falacasagiusta

 



Primi freddi, si tirano fuori dagli armadi cappotto e impermeabile...il primo serve a tenere caldo il nostro corpo, non permettendo al freddo di aggredirci, il secondo a ripararci dalla pioggia e dall'aria.

 

Il cappotto di solito è di lana, più o meno pregiata, calda e avvolgente ma permeabile, traspirante: il freddo fatica ad entrare e l'eventuale eccessivo calore prodotto dal corpo può essere rilasciato verso l'esterno attraverso la fibra del tessuto.

 

L'impermeabile, per sua natura, è una sorta di barriera tra noi e l'esterno, come tale non traspira ma anzi "sigilla": il freddo rimane fuori, ma il vapore prodotto dal corpo rimane dentro, facendoci sudare.

 

E per la nostra casa cosa scegliamo? Un cappotto in fibra o un impermeabile (impropriamente chiamato cappotto) in EPS?

 

Sono queste le riflessioni che dovrebbero portarci a scegliere, ancora prima del risparmio energetico ed economico !

 

Il risultato è la qualità del comfort abitativo, tradotto in benessere della persona.

 

Rina, altro su Falacasagiusta

 

 

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Cosa succede quando alzo la cornetta del telefono ?

Oggi vi spiego. Quando alzate la cornetta e state per digitare i numeri, in centrale sono state operate decine e decine di operazioni.
Tanto tempo fa le centrali telefoniche era meccaniche, tutte a relè, oggi invece sono tutte elettroniche e sono gestite da centinaia e centinaia di programmi, ciascuno ha una sua funzione specifica.

 

Incominciamo, Pippo alza la cornetta, in centrale un programma gestisce tutti i numeri associati a quella centrale e si accorge che Pippo ha alzato la cornetta. Chiede a un programma se Pippo può fare la telefonata oppure no, questo lo vede in un data base dove è memorizzato se Pippo ha pagato l'ultima bolletta.
A questo punto la centrale aspetta, aspetta, aspetta, se nel giro di tot secondi Pippo non ha digitato nessun numero, la centrale dice ad un altro programma di spedirgli il tono di occupato, così Pippo impara per la prossima volta !!.

 

Pippo riaggangia e alza ancora la cornetta, la centrale gli spedisce il tono di centrale, Pippo digita 0 (simuliamo una chiamata da fisso a fisso), poi le altre 3 cifre del prefisso, simuliamo 0331. La centrale si accorge che Pippo vuole chiamare qualcuno che gestisce lei, aspetta le altre cifre (le cifre in totale devono essere sempre 10, se Pippo ne digita di più non saranno prese in considerazione). Mentre Pippo digita le cifre, la centrale controlla se il numero che potrebbe finalizzarsi esista, altrimenti fa spedire un messaggio da un programma che informa Pippo che il numero è inesistente !!.
Pippo ha finito i suoi 10 numeri (ha chiamato la sua Peppa), la centrale vede che il numero esiste, chiede ad un programma di spedire al numero chiamato il tono di chiamata. Il telefono di Peppa incomincia a suonare, la centrale va in allerta perchè deve incominciare a tariffare la durata della conversazione. Se Peppa non fosse in casa, dopo tot squilli la centrale decide di chiudere la chiamata e manda il tono di occupato a Pippo, Pippo non paga niente e può solo riattaccare.

 

Ma Peppa è in casa, risponde, e zac!! il programma di tariffazione incomincia a contare, Peppa però ha in casa qualcuno al quale non vuole far sentire la sua telefonata e allora stacca la presa e se ne va di sopra (la chiamata rimane attiva per un minuto), se Peppa inciampa nella frettta, o perde le pantofole sulle scale e il minuto è scaduto, la telefonata viene interrotta. Ma la nostra Peppa è abituata a queste performances e così può riprendere la sua conversazione.

 

Solo quando il chiamante (cioè Pippo) mette giù la cornetta il programma di tariffazione termina il conteggio.

 

Tutto chiaro ?, nella prossima edizione farò un esempio tra due centrali diverse.

 

 

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Pentolame in terra cotta

Buongiorno a tutti i gasisti, mi rivolgo a voi nella speranza che qualcuno sia interessato a quello che propongo, in futuro se ci sarà la possibilità di esporre gli articoli in oggetto durante una riunione ne sarò lieto.

 

Quello che vi espongo ed allego alcune foto sono,articoli in terra cotta per la cucina e accessori per la tavola, articoli fatti a mano privi di zinco e nichel prodotti da una azienda Salentina (Puglia) artigiani dal 1700.

 

Questa mia è indirizzata a coloro che conoscono la terra cotta ed a quelli a cui interessa una cucina sana e genuina i profumi che emana la terra cotta durante la cottura dei cibi è indescrivibile bisogna provare,le pentole in oggetto si possono usare sul gas,sulla stufa e vicino al fuoco (per chi ha un camino)sopratutto per la cottura dei legumi e non solo. si possono usare nel forno e microonde.

 

A chi è interessato posso far vedere gli articoli o da me (abito a Pombia (NO) oppure presso di voi magari organizzando un incontro con più amici.

 

Vi ringrazio per l'attenzione e spero che qualcuno inizi a provare questi articoli.

 

Ciao
Alfredo.
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Visita alla Nuova Cappelletta

Venerdì 9 novembre siamo andati Mauro ed io alla Nuova Cappelletta di Casale Monferrato. L' autostrada era come al solito libera, e dopo poco più di un'ora siamo usciti e imboccato la stradina che portava a Casale.

 

Il panorama cambiava velocemente e abbiamo visto le dolci colline del Monferrato aprirsi al nostro passaggio. Purtroppo la giornata non era delle migliori e così il paesaggio non era all' altezza, ma questo non ci ha impedito di fare qualche foto che qui sotto alleghiamo. Ci accoglie il signor Paolo, il segretario tutto fare e poi il titolare che ci porta in giro con la sua jeep attraverso i filari delle vigne.

 

L' azienda si estende su 200 ettari, 20 dei quali sono destinati alla viticoltura. Si tratta di piccola azienda che produce e vende circa 70.000 bottiglie l'anno e, come già accennato, è in possesso delle certificazioni di agricoltura biologica e biodinamica (Demeter). Il vino viene principalmente esportato in Canada e Germania.

 

Abbiamo già ricevuto alcuni commenti positivi di nostri colleghi sul vino, speriamo sia di vostro gradimento. Il Barbera Barricato non viene solitamente venduto sfuso, speriamo che il proprietario non cambi idea la prossima volta.....

 

Quest' anno ci diceva che il raccolto è stato inferiore alle aspettative a causa della siccità ma il prodotto sarà molto buono.

 

Hanno un centinaio di mucche piemontesi ma da loro non producono nè latte nè carne, le usano per produrre letame. Le mucche poi le vendono ai contadini della zona. Abbiamo visitato le cantine, la linea di imbottigliamento e il magazzino. Poi abbiamo riempito le nostre damigiane, pagato e partiti. Siamo arrivati verso mezzogiorno a Sesto alla linea di distribuzione del Gas, quì con la collaborazione del suocero di Elisa abbiamo travasato il vino. Il periodo di una possibile visita è in primavera inoltrata quando il paesaggio si sveglierebbe dal torpore invernale. Abbiamo richiesto e ottenuto il documento della certificazione, è stato messo nel nostro sito.
Una buona serata a tutti
Mauro/Francesco
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Consultazione popolare sull' impianto a bio-massa
Altre informazioni sul voto ed altre info sono sul sito www.insiemepersesto.it

 

 

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Semi oleosi

  • Semi di girasole
    Tra i semi oleosi, i semi di girasole sono quelli che vantano il più basso contenuto calorico, sono composti infatti per circa il 45% da grassi, per il 20-28% da proteine e per circa il 23% da carboidrati.

     

    Prezioso l'elevato contenuto vitaminico: vi troviamo infatti grandi quantità di vitamine B1, B2, B6, B12, A, D e E.

     

    Ottima fonte per l'organismo di magnesio, ferro, cobalto, manganese, zinco e rame.I semi di girasole sono particolarmente ricchi di acido linoleico (omega-6), un acido grasso essenziale apprezzato per la prevenzione di arteriosclerosi e del diabete. L'acido linoleico inoltre favorisce l'accrescimento di massa magra rispetto a quella grassa. In generale, i semi di girasole, sono molto nutrienti senza eccedere nei grassi e per l'alto contenuto di magnesio sono alleati del cuore e potenti antistress. Ideali per controllare il colesterolo e per prevenire malattie cardiovascolari e arteriosclerosi.

     

    L'alto contenuto di vitamina B12 è fondamentale per il sistema nervoso. Per la scarsissima presenza negli alimenti di origine vegetale di questa vitamina si consiglia l'utilizzo dei semi di girasole soprattutto per chi segue una dieta vegetariana o vegana.

     

    Modalita' d'Uso:
    Ottimi per arricchire il pane mescolandoli nell'impasto ma anche da aggiungere a fresche insalate o ai cereali della prima colazione.

     

    La nostra tradizione culinaria non è ancora molto avvezza all'uso dei semi oleosi, ma sono in realtà piccole perle di salute tutte da gustare. Mai pensato di preparare un bel risotto con semi di girasole? Guardate nella sezione delle bioRicette di BotteGas.it

     

  • Semi di zucca
    I Semi di Zucca contengono un'abbondante quantità di proteine, carboidrati e grassi di buona qualità, sali minerali: ferro, zinco e fosforo. In particolare sono ricchi di cucurbitina una sostanza in grado di contrastare la parassitosi intestinale (specialmente la tenia) e l'ipertrofia prostatica.

     

    Modalita' d'Uso:
    Si possono impiegare tal quali o tostati nelle insalate, nelle minestre e nello yogurt, oppure nella preparazione di prodotti da forno dolci e salati (5-10%).
    Guardate nella sezione delle bioRicette di BotteGas.it

     

  • Semi di lino
    I semi di lino provengono dalla Mesopotamia, ma per il loro valore nutritivo furono utilizzati anche dagli antichi Greci e dai Romani, prima di venire diffusi nelle altre regioni europee.

     

    Sono lassativi ed emollienti, ricchi di omega 3 (sostanza benefica per il cuore e per le pareti cellulari), proteine, vitamina B1, B2, F, enzimi, fitormoni, pectine e lignani. Contengono inoltre mucillaggini dal 6 al 15%: sostanze colloidali ottime per prevenire la stipsi. Rispetto alla versione scura sono caratterizzati da un sapore più dolce e da una cuticola (rivestimento esterno) più morbida. Tale caratteristica li rende più adatti ad un consumo frequente. I semi andrebbero sempre macinati o rotti in un mortaio, altrimenti non è possibile assorbirne il contenuto. Possono essere aggiunti allo yogurt, alle insalate, alle verdure cotte e altri cibi, a freddo preservando così l’integrità dei preziosi acidi grassi omega-3 che contengono, oppure nella preparazione di prodotti da forno dolci e salati (5-10%).

     

    Se l’intestino è pigro e la pancia è sempre gonfia, la sera metti in ammollo in un bicchiere d’acqua tiepida 2 cucchiaini di semi di lino, fai riposare tutta la notte e la mattina dopo bevi la miscela.

     

    I semi di lino sono conosciuti anche per le grandi proprietà lucidanti e nutritive che svolgono sui cappelli, tanto che vengono usati in molte creme ed impacchi. Prendetene 2 cucchiai e immergeteli in 70 ml di acqua in un pentolino. Fate bollire mescolando di tanto in tanto. Quando avrete ottenuto una sostanza gelatinosa togliete dal fuoco il tutto e utilizzate il composto, quando sarà freddo, come impacco per capelli. Applicatelo prima dello shampoo sui capelli umidi e tenetelo in posa circa 15-20 minuti: vedrete che risultati!

 

 

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Stop alle false mozzarelle di bufala: in arrivo un test portoghese che rileva le frodi

È in arrivo un nuovo test rapido ed economico in grado di riconoscere il tipo di latte utilizzato per produrre la mozzarella di bufala.

 

Distinguere una vera mozzarella di bufala da un prodotto adulterato con altri tipi di latte non è semplice. La stessa cosa vale per molti prodotti lattiero-caseari italiani ed esteri, protetti da certificazioni di origine, ormai venduti in tutto il mondo e sovente oggetto di truffe sull'origine e sulla qualità degli ingredienti.

 

Ma forse è ancora presto per dirsi tranquilli. Se il nuovo test messo a punto dai ricercatori dell'Università di Oporto, in Portogallo, troverà ulteriori conferme e sarà adottato dagli organi preposti la situazione sul mercato potrebbe cambiare. L’esame consente di identificare contemporaneamente quattro tipi di latte diverso: di bufala, di mucca, di capra e di pecora in modo veloce ed economico.

 

Per saperne di più. andate alla pagina seguente del sito ilfattoalimentare.it

 

 

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Pianeta Coop, Barilla e Amadori vincono 3 premi europei per il benessere animale

Sono tre le aziende italiane che hanno ricevuto quest’anno il Premio Europeo Benessere Animale promosso da Compassion in world farming, l’associazione inglese nata per tutelare la qualità di vita degli animali di allevamento e assegnato due giorni fa a Londra.

 

Con questa iniziativa – da cui traggono beneficio ogni anno oltre 270 milioni di galline, polli, mucche da latte, vitelli e maiali – il gruppo vuole offrire un riconoscimento alle aziende che hanno autonomamente scelto di adottare standard più elevati di quelli imposti per legge.

 

Quest’anno tra i premiati ci sono tre aziende italiane: Barilla, premio Good Egg 2012 per aver scelto di utilizzare uova di galline allevate a terra per tutta la propria pasta all’uovo e in tutta Europa; Amadori, premio Good Chicken 2012 per aver migliorato la qualità di vita dei polli “10+” garantendo loro maggior libertà di movimento e l’uso della luce solare, di trespoli e balle di paglia per favorire comportamenti naturali.

 

Infine Coop Italia è stata premiata come leader europeo categoria supermercati per aver dimostrato di essere la catena di supermercati italiana che in questi anni ha contribuito maggiormente al benessere degli animali da allevamento.

 

«Migliorare le condizioni di allevamento - ha commentato Claudio Mazzini, Responsabile Sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia, - significa non solo garantire agli animali allevati una vita degna di essere vissuta, ma anche migliorare la loro salute con conseguente innalzamento della qualità del prodotto, sia dal punto di vista della sicurezza, sia della qualità organolettica e nutrizionale».

 

Per saperne di più. andate alla pagina seguente del sito ilfattoalimentare.it

 

 

 

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Ciao a tutti, ho fatto un paio di volte questa torta che è davvero squisita e siccome l'ho modificata con ingredienti bio e più sani volevo condividere:

 

Il link della ricetta originale in francese è su questa pagina
Eccola modificata in italiano:

 

  • 400g di zucca cotta
  • 3 uova intere
  • 5 cl di olio di oliva o altro
  • 15 cl di latte (noi usiamo quello di riso e mandorla)
  • 350 g di farina di farro
  • 1 bustina di lievito
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 250g di zucchero dulcita
  • 3 cucchiaini di cannella (ne metto di più ma dipende dai gusti)
  • 1 pizzico di sale
  • 200g di noci tritate

 

Schiacciare bene la zucca.
In un'insalatiera battere le uova con l'olio e aggiungere la zucca.
Mescolare e aggiungere la farina e tutti gli ingredienti uno ad uno.
Riscaldare il forno a 150°
Versare il tutto in una teglia e cuocere per un'ora circa.
Una volta cotta disporre la torta su un piatto e versarci la glassa (mescolare il succo di limone con lo zucchero a velo e aggiungere un cucchiaino di scorza).

 

Per la glassa:
100g di zucchero a velo
3 limoni
un pò di scorza di limone

 

Buona settimana, ah vi informo che la ricetta è sul nostro sito alla seguente pagina
Sissi

 

 

 

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Festa del pane a Cuirone
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Created: Wednesday 31 October 2012 Updated: Saturday 20 April 2013 at 12.46.46