Bacheca 2023

red_ball23 novembre 2023

Lavori di un referente

 

Essere referenti di una azienda implica diverse attività che sommate tutte insieme portano via diverso tempo, in breve qui le azioni più significative che vengono fatte :

 

  • consultare periodicamente la schedulazione ordini
  • contattare il fornitore per chiedere i prodotti disponibili e/o se ci sono variazioni di prezzo
  • aprire l'ordine
  • chiudere ordine
  • trasmissione ordine al fornitore
  • monitorare con il tracking-number la spedizione dell'ordine
  • divisione articoli per utenti al proprio domicilio
  • portare il tutto al magazzino
  • controllare/modificare se necessario go-gas
  • attivare procedura di pagamento
  • a pagamento avvenuto, spedire copia del bonifico al fornitore

 

Tutto questo solo per un ordine, se poi il referente ne ha più di uno, in tempo dedicato è rilevante.

 

Ci sono referenti che hanno un ordine all'anno e ci sono referenti che hanno uno al mese, cioè 11 ordini all'anno.

 

Ho fatto una indagine nei Gas di Aequos, e quasi tutti hanno da un minimo di 10 a un massimo di 20 referenze interne (20, 10, 10, 10, 25, 10, 10, 10, 20, 4) extra, noi ne abbiamo 44.

 

Allo stato attuale abbiamo diverse aziende dove diamo il nostro contributo in piccoli ordini per essere "solidali", questo sottrae fatturato per gli articoli che ha anche Aequos al suo totale annuale. A suo tempo Aequos ci aveva avvisato che se i nostri ordini continuavano ad essere al di sotto di una soglia, i nostri ordini dovevamo prenderli ad Uboldo perchè per loro non era più conveniente far arrivare il camion di Emanuele a Vergiate. La soglia era di 1200 euro.

 

Quindi il mio invito è quello di non proliferare gli aquisti di prodotti Aequos al di fuori di Aequos. Questo è uno degli obbiettivi di questa relazione. Noi siamo uno dei Gas fondatori di Aequos e non sarebbe bello per tutti noi andare a prendere la nostra spesa ad Uboldo.

 

Come sapete c'è un obbiettivo europeo da raggiungere, entro il 2030 si desidera che il 25% delle aziende agricole siano biologiche, e io spero che potremmo dire al 2030, se l'obbiettivo sarà raggiunto, che è anche merito nostro. Ora se continuamo a comprare prodotti di aziende non bio, km. 0 o altro, noi saremo responsabili di questo fallimento.

 

Dobbiamo convincere le aziende non bio, a km. 0 o aziende alle quali siamo solidali, di convertirsi, e per obbligarli dovremmo, secondo me interrompere i contatti.

 

Noi abbiamo 44 aziende, una cifra rilevante decisamente da diminuire. I referenti che si libererebbero potrebbero aggiungersi ai gasisti che sono caricati eccessivamente. Allego una proposta, da discutere, sulle diverse aziende e le statistiche di spesa dell'anno scorso dei nostri fornitori. Ognuno di noi deve fare la propria parte per lo sfoltimento.

 

Di queste 44 referenze, ci sono prodotti ridondanti, prodotti che normalmente compriamo anche da aziende Aequos o Gas che sono certificate e continuamo invece a comprarle da aziende convenzionali. Ci sono aziende (es. Altromercato, ma ci sono diverse altre) che hanno la lista di referenze enorme, per Altromercato abbiamo addirittura ben 380 referenze, pazzesco, centinaia non bio. C'è di tutto.

 

Dobbiamo privileggiare i prodotti bio ed eliminare quelli convenzionali, io personalmente penso in primis alla mia salute e dopo alla salute dell'azienda, perchè se sono ammalato, l'azienda non mi aiuta, io posso invece aiutare l'azienda con il mio comportamento a forzare la loro conversione al bio, perchè tante aziende si sono convertite quando hanno avuto un morto in famiglia.

 

L' Unione Europea dà a fondo perduto finanziamenti alle aziende che iniziano il percorso di migrazione al bio, per cui la risposta delle aziende che la "certificazione" costa non è accettabile.
Alla pagina 22 settembre 2021 , di due anni fa, c'è il commento di Giancarla che era presente alla riunione del Tavolo Produttori, vi invito a leggere la minuta.

 

Giancarla evidenza che per lei il tutto sembra un pò bizzarro, mentre Aequos è indirizzata dare a più gente possibile prodotti bio la PPDO è indirizzata a sostenere i produttori locali, considerando la certificazione bio un fattore non poi così importante. Secondo lei inserire ordini di prodotti che non rispettano i requisiti di Aequos creerebbe solo confusione. A tal proposito cita l’esempio di Gassesto dove aver accettato inizialmente di parlare di ordini “ extra-gas per quegli ordini che non rispettavano i requisiti ha solo creato confusione. Ad un certo punto si è dovuto insistere sul non trattarli e neanche citarli più all’interno delle mail/circuito pagamenti ecc. del gas. I due progetti, Aequos e PPDO hanno obiettivi e quindi target diversi, il volerli integrare può creare solo confusione. PPDO si è già presentata ai gas, chi vuole acquistare dal loro listino può già farlo.

 


 

red_ball
red_ball
red_ball
red_ball
red_ball

Quota di iscrizione

Ho fatto una indagine nei Gas di Aequos, e quasi tutti hanno da un minimo di 15 a un massimo di 50 (17,50, 15, 5, 10, 5, 10, 15, 5, 50 (siamo un'associazione che aderisce alla riforma del terzo settore, abbiamo costi aggiuntivi), 25), noi siamo a 12 euro. Si propone di discuterne e definirla per rinnovo 2025.

 

 

[an error occurred while processing this directive]