Bacheca 2017

red_ball Verbale della riunione Gas settembre 2017

(Precedente riunione Minuta maggio 2017)

 

Presenze: come da file allegato

 

Nota: se qualche partecipante non avesse firmato, cortesemente lo indichi in modo da completare la lista.

 

La riunione si apre alle ore 20:45.

 

Punti all’ODG dell’assemblea
  1. Presentazione delle fragole km 0 Az. Agr. Biopravecchi di Sesto Calende
    Carmen Ammirata, che gestisce Az. Agr. Biopravecchi di Sesto Calende situata lungo la SS del Sempione, ci racconta dell’azienda e della sua produzione. Presentazione delle fragole km 0 Az. Agr. Biopravecchi di Sesto Calende L’azienda, attiva dal 2012, è certificata BIO dal 2010; Carmen conosce anche le tecniche di biodinamica, al momento non ha certificazioni a riguardo.
    Fino lo scorso anno il terreno era dedicato anche agli ortaggi. Sono stati nel 2017 provati 8 tunnel di fragole non rifiorenti (anno prossimo le fragole saranno invece di questo tipo). Nel 2017 sono state raccolte circa 50 Qli di fragole. Da fine Aprile a Maggio è prevista la principale produzione. Presentazione delle fragole km 0 Az. Agr. Biopravecchi di Sesto Calende L’azienda vende anche a NaturaSi di Gallarate. Le fragole vengono confezionate in cestini di plastica “classici” (non coperte nella parte superiore), della capienza di 250 grammi e 500 grammi. Prezzo 8 eur al kg, come vendita al dettaglio (6,5 euro a NaturaSi). Per volumi superiori ai 150 kg abbasserebbero il prezzo.
    Eventualità di gestire fragole da marmellata (4 kg prezzo indicativo) dipendentemente dai volumi e dalle modalità di acquisto. Saranno previste diverse qualità di fragole.
    L’azienda rifornisce anche altri GAS; è interessata alla possibilità di restituzione del vuoto (in lavastovigie si puliscono facilmente e possono essere riutilizzate, ci dice Carmen).
    Non viene discussa in questa sede la possibile entrata dell’azienda come nostro fornitore; il tema sarà sicuramente da riprendere nelle prossime riunioni.

     

  2. Valutazione Birra due Tocchi
    Doriana ci dice che è stato fatto ordine conoscitivo con tavolo Rete Gas, è una birra BIO fatta con materie prime italiane che viene prodotta a Legnano.

     

    Si propone di ordinare per verificare la richiesta da parte del gruppo. Il prezzo varia da 2,8 euro a 3,5 euro per la bottiglia da 33 cl. I presenti sono concordi nel procedere.

     

     

  3. Progetto pesce d’aprile
    Tempo addietro si erano tentati ordini, ma spesso per problemi meteo questi venivano annullati e/o anche per motivi amministrativi / burocratici venivano consegnati raramente. Sonia ci riferisce che ora è stata creata una associazione che acquista direttamente da pescatori. Tale associazione chiede una quota associativa 5 € all’anno alla singola famiglia che si voglia rifornire. Non sono più disponibili polpi e seppie rispetto alla precedente esperienza.

     

    Il pescato è offerto in tre fasce in cassette da 2 kg; si può scegliere solo la fascia -non il tipo di pesce- a prezzi diversi:
    • 27/28 eur kg fascia rossa (dentice ombrina orata, spigola, triglia e taglie più grosse della fascia inferiore),
    • da 16 a 18 fascia verde (merluzzo occhiata, ricciola, scorfani, …),
    • da 8,8 a 10,5 fascia azzurra (cefali, sgombri, sugarello, tonnetto, …).

     

    La fornitura avrebbe cadenza mensile esclusi luglio e agosto (10 forniture all’anno totale). I pesci vengono portati con furgoni refrigerati, in località da definire, nelle vicinanze di Varese. Forniscono anche pesce pulito (una associazione diversa fornisce questo servizio). Doriana ci informa che il 15 ottobre a Milano in via Novara c’è la festa del pesce di aprile (posto bosco in città).

     

    In aula sono 8 gli interessati, anche per il Pesce Lavagna il numero è simile.

     

    Si chiedono due candidature per diventare referenti entro venerdì 13 Ottobre.
    Doriana e Giampaolo ci faranno sapere come arriva il pesce (inteso come confezionamento).

     

  4. Significato presenza gruppi di lavoro
    Si passa al punto 6. Dell’Odg con Francesco, (ndr da questo momento in poi sarà il mattatore della serata ☺).

     

    La questione che si pone è la seguente: i gruppi di lavoro rivestono ancora il significato per il quale erano nati?

     

    Con una dettagliata premessa, Francesco ci parla della eterogeneità del gruppo birra olio e vino cui appartiene, tra “pensionati senza obblighi lavorativi” e “giovani che tornano a casa alla sera tardi da lavoro”. Lo scrivente (e sicuro qualcun altro in aula, ndr) si domanda: Francesco ma tu dove ti collochi ?! in una terza specie, preziosa che non possiamo rischiare di fare estinguere, che trova il tempo e ha la giusta curiosità di verificare le confezioni degli alimenti del supermercato da chi vengono prodotte, chiamando un numero verde dove un call center non sempre lo considera con la giusta attenzione ! grande Fra, non ho dormito stanotte pensando a questo ☺.

     

    La premessa di Francesco per dire che non sempre tale gruppo è riuscito a portare avanti il lavoro come da aspettative, data la difficoltà a trovare finestre di disponibilità per incontrarsi.

     

    Ci sono 5 gruppi, oltre al già citato si annoverano: gruppo farina pasta riso, gruppo “né carne né pesce” (ndr lo rinominerei caffè, dalle consuetudini che riferiscono le partecipanti in merito alle fervide discussioni al bar sui temi trattati dal gruppo), gruppo formaggi, gruppo cosmetici, gruppo detersivi.

     

     

    Si ricorda che erano nati per raccogliere informazioni circa possibili nuovi produttori e tematiche vicine alle categorie merceologiche di cui si occupano.
    Dopo discussione allargata, si conclude che i gruppi hanno ancora ragione di esistere e non è corretto conteggiare come incarico la partecipazione ad un gruppo (ndr diciamo rientrerà solo nel manuale del buon gasista ☺). Verrà verificato il coinvolgimento delle persone che partecipano al gruppo olio vino e birra (Colla, Sergas, Schino, Silvestri, Balzarini), per capire se la costituzione dello stesso possa vedere nuovi soggetti coinvolti. Tortarolo si propone per eventuale entrata in tale gruppo.
    Shona propone, con un principio di turnazione (una riunione all’anno) che i gruppi riferiscano in riunione i risultati del loro lavoro, in modo da avere un maggiore coinvolgimento sui temi trattati da parte dei gruppi stessi. L’aula promuove l’idea di Shona . Alla prossima riunione riferirà il gruppo olio e vino e birra.
    Besana si aggiunge al gruppo del caffè, scusate “né carne né pesce”

     

  5. Incarichi ed elenco fornitori
    Fornitori da eliminare dalla nostra lista:
    • cirenaica (aggiungiamo la prateria di malnate, cadenza ordini ogni 3 mesi o quando ci sono carni particolari)
    • officina natura fiume (mantenuti via aequos → nessun più incarico richiesto ai referenti attuali)
    • radice del fiume (mantenuti via aequos → nessun più incarico richiesto ai referenti attuali)
    • fiandino
    • freedhome (mantenuto via aequos → nessun più incarico richiesto ai referenti attuali)
    • NCO (nuovo commercio organizzato)
    • pastificio felicetti
    • burkina faso (mantenuto via aequos → nessun più incarico richiesto ai referenti attuali)

     

  6. Fornitori da inserire
    • la Prateria di Malnate, cadenza ordini ogni 3 mesi o quando ci sono carni particolari

     

  7. Note
    • Verrà proposto a breve un Ordine di "Puliti senza chimica", in modo da non pagare i costi di trasporto

       

    • Galline felici: Giancarla propone di chiedere a Giampaolo e Eligio Battaini di passare su tale fornitore (liberandosi da impegni di referenti dei fornitori sopra indicati)

       

    • Giancarla parla della Cooperativa i Girasoli: sono paste con farine coltivate in terreni confiscati alla mafia, lavorati da immigrati, e viene proposta al posto della NCO. Da discutere nella prossima riunione.

       

    • Viene fatto passare in sala un invitante pacco di pasta integrale della cooperativa

     

    Nota importante

    Ci sono 7 iscritti al GAS che non hanno reso esplicito alcuna volontà ad avere incarichi. Verranno stimolate affinchè ne possano indicare uno. Si ricorda (ndr) che avere un incarico è condizione non solo necessaria ma anche auspicata per l’appartenenza al gruppo del GAS, che nella S dovrebbe esprimere il proprio principio di Solidarietà...

     

    Viene ricordato che si cercano:
    • il rappresentante per il CDA di Aequos ed è necessario
    • il rappresentante del CDA di DES
    • moderartori e relatori delle riunioni

     

  8. Caseificio Moris, mozzarelle delle bufale di Cuneo
    Francesco riferisce del Caseificio Moris, con le bufale fatte arrivare dal sud, che pascolano in alpeggi del Piemonte. Il caseificio ha aperto a giugno un punto vendita a Castelletto Ticino. Non è certificato. 14 € al kg il costo delle mozzarelle, con consegne al martedì, giovedì e sabato pomeriggio. Il Caseificio della Campagna costa 2 euro in meno di Moris e viene mantenuto. Francesco chiede se vogliamo che anche Moris rientri nell’elenco dei nostri fornitori. Con le rassicurazioni di Francesco, “davvero è dietro l’angolo, non è una bufala”, l' assemblea decide di non farlo rientrare nei fornitori GAS.

     

    Alla pagina seguente c’è una relazione.

     

    Giovanni, il nostro referente delle mozzarelle campane del caseificio "San Salvatore", ha visitato l’azienda in agosto. Alla pagina seguente c'è una una relazione sulla visita al caseificio.

     

    Azienda Il Petraro esce dal GAS, non avendo più la certificazione e non avendo altri requisiti necessari all’appartenenza al GAS.

     

    E' stata proposta la nuova azienda di olio EVO Caputi Lambrenghi Grazie,di Terlizzi (Bari). Le olive sono quelle coratine, le medesime del Petraro. L 'azienda di olio EVO Caputi Lambrenghi, è certificata. L’azienda vende anche mandorle sfuse a 10 € al kg oppure in sacchi da 25 kg.

     

    Post meeting:
    L’azienda si estende nell'agro di Ruvo di Puglia per circa settanta ettari.
    Situati nelle campagne Pugliesi e precisamente nell’agro di Ruvo di Puglia in provincia di Bari.
    A pochi chilometri da Castel del Monte, da sempre di proprietà della famiglia Caputi Jambrenghi.
    Dal 2000 la gestione dell'azienda è condotta da Grazia Caputi Jambrenghi e Alessandro Blasi, imprenditori agricoli proiettati ad una gestione moderna dell'agricoltura e rivalutando gli appezzamenti adoperandosi in una ristrutturazione puntuale del tipo di coltivazioni e metodi di produzione.
    Principalmente si coltivano ulivi da olio "Coratine e Oliarole", contestualmente da dieci anni si coltivano e producono anche mandorle della genia "Filippocea e Genco".
    Il fine dell'azienda è produrre olio e mandorle solo biologiche di alta qualità utilizzando tecniche e prodotti ecocompatibili, come dettato dai Regolamenti Europei.

     

    In un’agricoltura ormai intensiva e globalizzata, il nostro più importante scopo è salvaguardare il consumatore producendo in modo naturale olio extravergine assicurandone la provenienza certa di tale prodotto. sito web www.oliobioterlizzi.it.

     

    L' azienda di olio EVO DI VITO, chiede il pagamento anticipato. Verrà fatto un ordine di prova oltre a quello fatto a giugno. Il prezzo non è stato ancora definito.

     

    L’ olio EVO bio di Serra di Mezzo (fornitore Aequos) costerà dal prossimo ordine, 38,00 euro, l’anno scorso era prima 35,00 poi è passato a 36,00, latta da 5 litri

     

  9. Panificio Adriatico
    Viene mantenuta la pezzatura da ½ kg. Pochi ordinano il pane.

     

  10. Certificazioni
    Francesco ha verificato le certificazioni di tutti i fornitori, ad eccezione di
    • Calzeificio zambelli,
    • Natir (altro mercato),
    • Nuove manifatture tessili

     

    Si richiede ai referenti di questi 3 fornitori (Benetti e Silvestri) di verificare direttamente loro la certificazione.

     

    Alla seguente pagina dove ci sono i nostri fornitori, è stata rimossa la colonna delle certificazioni, dato che diverse andavano in errore.

     

     

  11. Fiera SANA di Bologna
    Francesco riferisce che la fiera Sana di Bologna è costosa (20 € parcheggio e 10 € ingresso giornaliero), ma molto bella; servono due giorni per visitarla.

     

  12. Varie ed eventuali
    Si informa che la carta riciclata NON si dovrebbe mettere a contatto con cibo umido perché contiene materiale tossico che potrebbe contaminare gli alimenti.

     

    Mauro Rampini e Maurizio evidenziano sul fatto che la carta riciclata disperde delle sostanze e non andrebbe usata sugli alimenti umidi o sui fritti. C'è chi dice che in teoria non andrebbe usata neanche quella di cellulosa vergine perché comunque la fanno con prodotti chimici. Maurizio, che ha fatto visita alla cartiera l'anno scorso (non c'è una relazione a proposito), dice che ha visto nella cartiera montagne di plastica di tutti i tipi, rifiuti vari, stoccati all'aperto. Il tutto viene messo nei trituratori, e con solventi chimici ed altro fanno la carta.

     

    E’ stato chiesto a Maurizio del Tavolo Produttore, che ha fatto visita alla cartiera, di preparare una relazione della sua visita.

     

    In pratica la carta riciclata che noi acquistiamo viene fatta dai contenitori di tetrapac proveniente da tutta Europa. Contenitori puliti e/o sporchi, plastica del beccuccio e altri materiali vengono tutti insieme tritati e fatta la carta. La carta NON dovrebbe essere usata con gli alimenti, anche se c’è l’icona del bicchiere e forchetta, e a maggior ragione non deve essere usata con i cibi umidi. La carta igienica e fazzoletti vengono fatti con un procedimento più sano. La mancanza di logo che dica del non utilizzo con cibi umidi è motivato dal fatto che l’azienda non vuole essere esplicitamente precisa.

     

    Allego mail di Giancarla a seguito della riunione

     

    Post meeting:
    Relativamente la punto sulla carta riciclata vi rimando al seguente link

     

    Di materiale veramente sicuro per il contatto con il cibo resta solo il vetro (anche per le terracotta e ceramiche c’è la buona possibilità che siano trattate con materiali poco salubri).
    Anche la carta forno per esempio non è proprio il massimo per cucinare, anzi.

     

    La norma italiana, secondo quanto scritto qui (e che ho letto essere piuttosto severa), dice che la carta/cartone riciclato può essere solo usato con prodotti secchi (vedi anche rischio contaminazione da inchiostro).

     

    Sul sito di ECOrete, trovo: Carta riciclata e alimentarietà
    E’ opportuno ricordare che per tovaglie, tovaglioli e sottopiatti l’idoneità al contatto con gli alimenti non è un requisito richiesto dalle normative vigenti, in quanto tali prodotti sono destinati a nettare la bocca o apparecchiare la tavola e non ad avvolgere o pulire cibi. I prodotti della linea Fato Natural sono idonei al contatto con gli alimenti di cui all’art. 5b del DM 220/93.
    (E cioè l’articolo che regola il contatto con cibi secchi, che non danno migrazione di sostanze)

     

    Quindi loro sono in regola. Ma queste regole quanto ci tutelano? Non credo proprio che i tovaglioli o scottex in carta bianca non riciclata siano tanto più sani.

     

    Bonfiglio chiede di verificare se latte e yogurt di Aequos possono venire confezionati in vetro e Giancarla coglie l’occasione per esprimere perplessità circa il fornitore (IRIS) che impiega il personale prevalentemente con contratti a termine.

     

    Allego risposta di Pietro del Tavolo Produttori.
    Per quanto riguarda la domanda sul latte in vetro e la possibilità di renderlo passo la palla a Gianni , che segue il produttore.
    Di mio posso dire che mi ero interessato a suo tempo dei vari articoli in vetro dei quali abbiamo grandi consumi : succhi di frutta, passate e conserve; avevo contattato i vari fornitori e la risposta fu la stessa : i costi del trasporto a rendere, della sanificazione e dell’eliminazione delle etichette rendeva IMPROPONIBILE rendere un prodotto che per le sue caratteristiche peculiari è quello tra i più riciclati in assoluto in Italia, attraverso la raccolta differenziata che alle ns. latitudini avviene quasi ovunque.

     

    Magari Gianni , dopo aver sentito Olini potrà aggiungere altro……...

     

    Pietro

     

La riunione si chiude alle ore 23 circa.

 

Prossima riunione: 25 novembre. Si propongono Consolaro e Comuniello come relatori (entrambi assenti per cui se ne deve verificare la disponibilità).

 

Tabella presenze alle riunioni e' alla seguente pagina

 


 

Presenze alle riunioni

 

 


 

Presenze alle riunioni
  • settembre 2017 : 23 soci
  • maggio 2017 : 25 soci
  • aprile 2017 : 23 soci
  • febbraio 2017 : 25 soci

     

  • dicembre 2016 : 34 soci
  • ottobre 2016 : 33 soci
  • giugno 2016 : 23 soci
  • marzo 2016 : 34 soci
  • gennaio 2016 : 27 soci

     

  • novembre 2015 : 28 soci
  • settembre 2015 : 37 soci
  • maggio 2015 : 40 soci
  • marzo 2015 : 33 soci
  • Gennaio 2015 : 39 soci

     

  • Novembre 2014 : 27 soci
  • Ottobre 2014 : 39 soci
  • Giugno 2014 : 41 soci
  • Aprile 2014 : 22 soci
  • Gennaio 2014 : 24 soci

     

  • Gennaio 2013 : 25 soci
  • Marzo 2013 : 30 soci
  • Aprile 2013 : 42 soci
  • Giugno 2013 : 25 soci
  • Settembre 2013 : 33 soci
  • Novembre 2013 : 29 soci

 

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