red_ballAppunti della riunione CDA Aequos 14 gennaio 2013

 

(Precedente riunione Minuta dicembre 2012)

 

Prego leggere con attenzione. I primi due punti sono per il popolo di Aequos, l’altro invece riguarda tutti

 

Ieri sera sono stata alla riunione del gruppo strategico di Aequos, in preparazione del rinnovo del consiglio di amministrazione in scadenza ad aprile (Sonia purtroppo non stava bene e non è potuta venire, spero vada migliorando).

 

Si è partiti dando i numeri del volume di fatturazione 2012. Siamo intorno alle 36 realtà che acquistano (quasi tutti gas più 3 o 4 associazioni tipo Radici del Fiume)

 

A fronte di un totale oltre i 400 mila euro, i primi due gas che hanno acquistato sono Gasusa (Saronno) e Gasabile (Legnano) che insieme arrivano a 109 mila euro, quindi il 25% del fatturato (uno con 58 mila l’altro con 51 mila).

 

Al terzo posto, UDITE, UDITE c’è il gas di Sesto Calende con 31 mila euro (sulle statistiche di Francesco risulta circa 40 mila, ma vanno tolti 7 mila di parmigiano terremotato, che ha utilizzato il canale Aequos, ma non è stato fatturato da Aequos e circa 2 mila euro di spese trasporto/sede). Vuol dire che su 36 realtà circa noi abbiamo comprato l’ 8% circa di tutto il fatturato.

 

Seguono poi alcuni gas intorno ai 20 mila e tanti a quota 10 mila.

 

Queste le riflessioni che ne scaturiscono:
  1. Domenica 24 febbraio ci sarà la terza festa di Aequos, con pranzo comune. Alle due precedenti non siamo mai riusciti a partecipare. Ora abbiamo la data con largo anticipo, è d’obbligo che ci sia una nostra folta rappresentanza. Quindi parola d’ordine: partecipare!

     

  2. Qualcosa di più serio: il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Aequos. Al momento degli 11 consiglieri ben 9 vengono da Gasusa (la maggioranza) e da Gasabile, cioè dai due Gas che hanno fatto partire il tutto. La maggior parte di queste persone sono anche quelle che mandano avanti la logistica, perché storicamente sono quelli che hanno iniziato (amministrazione, questioni legali, tavolo fornitori, trasporti ecc). Questo si era reso necessario all’inizio per far partire il tutto. Per il nuovo consiglio però si è deciso che
    • ogni gas o associazione avrà al massimo 1 suo rappresentante nel CDA, allargando così la rappresentatività di più Gas
    • solo due dei vecchi consiglieri resteranno a garantire una certa continuità
    • non ci sarà più il doppio incarico, vale a dire che chi si occuperà di attività operative e gestionali (i tavoli) non sarà nel CDA. In questo modo il CDA viene sgravato di compiti e potrà dedicarsi esclusivamente alla politica di orientamento di Aequos, dove si vuole andare, quale rapporti cercare o rafforzare, le relazioni pubbliche etc.

     

    Sono stati anche dati dei criteri per la formazione del nuovo CDA, che da qualsiasi parte li prendiamo vedono sempre il ns Gas come direttamente chiamato alla partecipazione:
    • il criterio territoriale (e con il ns punto logistico di consegna noi ci siamo dentro),
    • il criterio del volume di fatturato (e noi siamo al terzo posto),
    • il criterio di rotazione (e noi non eravamo nel vecchio CDA quindi ora siamo di turno).

     

    A differenza del reclutamento recente di persone che volessero occuparsi di logistica, dove servivano un minimo di competenze o comunque la disponibilità a crearle (e in totale hanno risposto 50 persone tra tutti i Gas, di cui 3 delle nostre – Francesco, Fausto e Enzo Scudieri), in questo caso non servono particolari competenze ma più caratteristiche personali:
    • chiaramente conoscenza di cosa è un Gas,
    • dello statuto di Aequos da non perdere di vista,
    • la capacità e disponibilità a rappresentare la voce del proprio gas ma anche di ascoltare gli altri gas,
    • la voglia di mettersi in gioco come attori di questa nuovo economia, non solo nel ruolo di compratore, ma anche nel ruolo decisionale, dove fantasia e un po’ di audacia sono pure elementi importanti.

     

    La durata della carica è di 3 anni. Non serve alcuna esperienza in CDA (del vecchio CDA solo 2 ne avevano). Chiedo a tutti di rifletterci seriamente. Inizialmente pensavo a chi già lavora in Aequos, ma riflettendoci penso che questi, me compresa, hanno già un incarico piuttosto gravoso e non sono in grado di fare altro. Allora mi sono venute in mente anche le persone entrate nel ns gas nell’ultimo anno o i mariti generalmente più liberi da faccende domestiche e incombenze con i figli. Lancio un serio invito al coraggio di esporsi.

     

    Abbiamo un mese di tempo per esprimere la nostra candidatura. Chiedo a Francesco e Doriana di inserire questo punto nell’ordine del giorno della prossima riunione per un feed-back

     

  3. Altra questione che riguarda tutto il ns gas .
    Quando ho sentito i numeri dati del fatturato di Aequos, ho fatto subito due conti confrontando il ns Gas di poco più di 70 famiglie e un fatturato di 31 mila euro con Gasabile-Legnano di 150 famiglie circa con un fatturato di… non ricordo se 58 o 51 mila euro. Il rapporto coincide, noi abbiamo circa metà famiglie con un fatturato che supera di poco la metà del loro. La differenza sta nel fatto che Gasabile, per il grande numero di famiglie, già da due o 3 anni si è diviso in 4 sottogruppi di circa 35 famiglie.
    Mi sono fermata ieri sera un attimo a parlarne con Paolo Rusconi. La convenienza di non dividere il Gas, ma di mantenere un unico Gas, è evidente per quanto riguarda per es. tutta la burocrazia (che mi ha anche un po’ spiegata e non è poi così pesante) della costituzione in APS, ma anche per tutti quegli aspetti positivi nel grande numero (quantitativi degli ordini per raggiungere condizioni più favorevole o per ottimizzare le spese di trasporto, condivisione di sforzi nella gestione di tabelle ordini, sito etc). L’avere però i sottogruppi che autonomamente gestiscono gli ordini risolve il problema di gestione di ordini troppo grossi (l’ordine parte per tutti, ma ogni sottogruppo prepara il suo che poi viene raccolto dal referente dell’ordine che invia tutti e 4 gli ordini insieme. Poi quando arriva la merce ogni sottogruppo va a ritirarselo in blocco e fa il suo smistamento. Un po’ come facciamo già con Roberto Besana e il Gas di Somma L.).

     

    Per le riunioni si alternano riunioni complete, dove si decide su fornitori e questioni generali, e riunioni di sottogruppi dove si decidono per es. i turni, dove smistare, chi farà… ma anche di questioni più generali che poi vengono portate in assemblea.

     

    Perché ci ho pensato? Giusto un paio di giorni fa (guarda le coincidenze!) Monique ha presentato a Francesco la proposta di dividerci o limitare il nr di iscritti per evitare che il lavoro logistico (in questo caso riferito allo scassettamento di Aequos) diventasse “inumano”. Io le ho risposto che quando sarà il momento di dividersi, accadrà spontaneamente, come successo in altri gas. Forse il momento è arrivato.

     

    La mia proposta: iniziare con Aequos ad organizzare due ordini distinti tra Sesto e Vergiate ed affini, che poi confluiranno in un unico ordine finale (possiamo valutare insieme se è indispensabile che ognuno si completi le proprie cassette oppure se al momento dell’arrivo del camion, possiamo pesare la metà cassetta o i 2 kg di limoni per uno o l’altro gruppo).
    La questione prima da risolvere è però come trasportare la merce a Vergiate e dove smistarla. Nel gas di Legnano per ogni sottogruppo una persona a turno va direttamente ad Uboldo a ritirarsi la merce con un’auto con ampio bagagliaio e poi la smista a casa sua e gli altri vanno poi a ritirare. Non so se questo è possibile per noi. Posso dire anche che al momento abbiamo quasi totalmente assorbito la percentuale di trasporto (dall’8-9% siamo scesi al 3% che però stiamo pensando di far scendere ancora), quindi non dovrebbe essere un problema riportarla al 7% per eventuali spese di trasporto in blocco dell’ordine di Vergiate a luogo da destinarsi (perché chiaramente eventuali spese logistiche del sottogruppo Vergiate verranno comunque divise tra tutti).

     

    Chiedo a tutti di pensare a possibili soluzioni in questo senso (trasporto e luogo di smistamento a Vergiate o zone limitrofe).

     

    In questo modo avremmo è vero doppi turni (a Sesto e a Vergiate) ma il tempo richiesto diventa “più umano”, quindi più persone saranno dispobili e per le 12,30 al massimo potremmo aver finito tutto.

     

    Una volta avviato il sistema potrebbe essere poi attuato gradualmente anche sugli altri ordini, in particolare quelli più grandi (pasta, farine, parmigiano …).

 

Cosa dite, vedo male o si può pensarci?

 

Grazie per l’attenzione a chi è arrivato fino in fondo alla mia mail!
Gc

 

Post : analizzando le residenze dei soci, si evince i gruppi più corposi che :
  • 30 sono di Sesto
  • 23 sono di Vergiante/Somma/Mornago
  • 10 sono di Angera/Taino

 


Created: Tuesday 7 April 2009 at 20.53.50 Updated: Tuesday 15 January 2013 at 14.08.15