Bacheca 2013

red_ballVerbale della riunione DES su fisco 2013

 

(Precedente riunione Minuta gennaio 2013)

 

Giovedì scorso con Shona abbiamo partecipato ad un incontro organizzato dal DES per dare informazioni più precise circa la nuova normativa sui controlli fatturato e su come costituire una associazione.

 

Erano presente Alessandro De Gregorio, consulente del lavoro e fiscalista (che già opera nel DES) ed Alessandro Livraga, operatore del Cesvov (associazione che offre consulenza gratuita agli enti/associazioni di volontariato).

 

Non sto a ripetere tutto (la maggior parte delle cose dette le avevamo già prese in considerazione e discusse nella ns assemblea gas), ma quanto di nuovo emerso.

 

Le nuove norme in ordine di fisco/lotta all’evasione prevedono che:
  1. Chiunque fatturi a qualcuno per un importo annuo superiore a 3.000 euro, deve segnalare al fisco il nome del cliente. Questo comporta che chiunque di noi riceve fatture per conto del gas per importi annui superiori a 3000 euro sarà segnalato al fisco.
  2. Tramite il meccanismo del redditometro il fisco incrocerà i dati in possesso su reddito e spese/fatture. Per tutti quelli che avranno delle spese sospette rispetto al reddito diciamo che “si accenderà una luce rossa”. Tra le tante luci rosse che si accenderanno saranno pescati alcuni per i controlli.

 

A quel punto sarà bene aver documentato tutto quello che può dimostrare che si tratta di spese per il gas. La dicitura sulle fatture “per conto gruppo acquisto solidale…”, le varie tabelle di suddivisione delle spese e degli ordini, le tabelle del nostro conto corrente: tutto concorre a dimostrare senza problemi che quelle spese sono per conto di un gas, figura riconosciuto dalla legge. Si sa però che una volta che scatta il controllo, si va incontro a perdite di tempo per dover dimostrare che tutto ok, anche perché dall’altra parte non sempre ci sono persone ragionevoli che vogliono capire.

 

Per evitare che questa luce rossa si accenda, ci sono due possibilità:

 

  1. Evitare che ad una stessa persona vengano fatturati 3000 o più euro in un anno. Se guardo le statistiche dello scorso anno, che superano o arrivano vicino a questa cifra ci sono: Aequos con 24.700, Parmigiano con 8700, la terra e il cielo con 4900, il tonno con 3900, le mozzarelle di bufala con 3200, Olio BARESE 2800, Cirenaica 2.600.

     

    Con Aequos purtroppo non c’è niente da fare, nel senso che il tutto viene fatturato al socio rappresentante del gas. Diciamo però che è anche poi quello che si dimostra più facilmente che si tratta di acquisti gas, ma ormai la lampadina rossa è accesa.

     

    Le mozzarelle di bufale viaggiano con scontrino fiscale non fattura, se non sbaglio, quindi non è rintracciabile l’acquirente. Forse anche Cirenaica, giusto Sonia?

     

    Il tonno dovrebbero essere due fornitori diversi, quindi no problem per Elena. Non so l’olio come funziona.

     

    Restano ancora con fattura decisamente sopra i 3000 il parmigiano e la terra e il cielo.

     

    In questi due casi (come in altri dove il referente dovesse accorgersi che sta per superare o avvicinarsi ai 3000 euro annui) sarà meglio dare indirizzi diversi per la fatturazione. Questo già da subito e fino a quando dovessimo eventualmente decidere di costituire una associazione.

     

    Quindi da subito per il parmigiano e per La terra e il cielo chiediamo da subito a tutti quelli che già non sono referenti /intestatari di una fattura di dare la disponibilità a dare il proprio indirizzo/cod. fiscale per una fattura del pamigiano o la terra e il clielo o altri ordini che durante l’anno dovessero avvicinarsi ai fatitici 3000 euro .

     

     

    In questo modo la lampadina rossa si accenderà solo per Aequos (io) e probabilmente gli intestatari del c/c (io, roberto, fausto) che risultano avere giri di affari incredibili, spropositati (almeno per me!) rispetto al reddito. In entrambi i casi però potremo dimostrare con relativa facilità che si tratta di un gruppo di acquisto.

     

  2. L’altra possibilità è di costituire una associazione. In questo caso preveniamo l’accensione di una qualsiasi lampadina rossa.

     

    I gas che conosciamo (Varese, Legnano, Saronno) che si sono costituiti in associazione hanno scelto l’associazione a promozione sociale (APS), perché prevede scopi di divulgazione, promozione culturale e così ci eravamo interessati anche noi su questo tipo di associazione. Secondo il consulente presente invece non è la scelta giusta in quanto per essere APS, lo scopo “promozione sociale” deve essere prevalente, invece in un gas lo scopo primario è l’acquisto e distribuzione di prodotti. Per questo ci ha indirizzati verso l’associazione semplice di tipo mutualistico. Per noi a dire il vero non fa differenza. Le due differenze tra questi due tipi di associazione sono
    1. che per quella mutualistica non è obbligatoria la registrazione (con un risparmio teorico di 200 euro circa, dico teorico perché poi a Varese per darti il cod. fiscale pretendono comunque la registrazione)
    2. ci sono delle agevolazioni fiscali/burocratiche nel caso di attivazione corsi o altre attività legate alla APS, che nell’associazione mutualistica non sono previste in quanto non sono previste attivazioni di corsi o altro, ma questo a noi non interessa.
    Quindi direi che comunque se dovessimo scegliere di costituire un’associazione sarà di tipo mutualistico.

     

    Per entrambi le tipologie di associazione occorre :
    • -la nomina di un presidente che rappresenta verso l’esterno l’associazione
    • -almeno un’assemblea annuale dei soci, entro aprile, per approvare il rendiconto
    • -rendiconto, ovvero il quaderno della contabilità dei movimenti (tutti i movimenti, anche quelli in contanti vanno segnati) avvenuti durante l'anno unito a una relazione esplicativa (es. siamo un gruppo di acquisto e abbiamo provveduto a acquistare derrate alimentari per tot importo ecc)
    Tutti i consiglieri rispondono in solido per le obbligazioni dell'associazione, ognuno pro-quota; il presidente è il legale rappresentante. Si può anche decidere che tutti i soci siano consiglieri.

 

Costi:
I costi sono presenti in caso di registrazione ed ammontano: imposta di registro 168€ + 6/8 marche da bollo da 14,62€ = circa 250€ una tantum (ovvero all'atto della registrazione e basta, non ogni anno)

 

Secondo il consulente non serve nessuna carta dei rischi da sottoscrivere, in quanto non c’è un rapporto di lavoro. L’assicurazione è facoltativa.

 

In ogni caso il Cesvov si è reso disponibile per approfondire ed accompagnare i gas interessati al percorso per diventare associazione.

 

I vantaggi nel costituire una associazione sono evidenti, gli svantaggi sono emersi nel corso della ns ultima riunione:
  • Burocratizzazione
  • Rischio di delegare il tutto al direttivo e perdita di partecipazione

 

I gas presenti all’incontro del des erano tutti informali e in linea generale contrari a costituirsi in associazione. Erano comunque gas di 20-30 famiglie, come la grossa parte dei gas.

 

Conclusione: a questo punto sta a noi decidere cosa fare relativamente al punto 1) , facciamo l’associazione o no?

 

Chiedo ad ognuno di farsi una opinione in merito, perché alla prossima riunione di marzo dovremo decidere cosa fare.

 

Nell’attesa di una decisione, dobbiamo mettere da SUBITO in pratica il suggerimento di cui al punto 1),: suddividere le fatture su diversi nominativi.

 

giancarla

 


Page Created: Monday 28 January 2013 Updated: Tuesday 5 February 2013 at 20.34.30