Bacheca 2012

red_ballVerbale della riunione di venerdì 3 febbraio 2012

 

(Precedente riunione Minuta dicembre 2011), minuta dicembre 2011

 

Brevemente (ma forse non abbastanza) quanto deciso nella riunione.

 

Innanzitutto qualche precisazione su argomenti vari:

 

  • Si conferma la scelta di ordinare pesce alternativamente dai due fornitori introdotti da Francesco. Tutti sono anche d’accordo sulla suddivisione del costo trasporto del pesce di Grado semplicemente in modo proporzionale in base al totale della spesa, così da non complicarci la vita.

     

  • Olio Toscana: aspettiamo ancora fino a martedì prima di chiudere perché qualcuno se lo era perso (ho già inviato mail). Seguirà a breve anche l’olio umbro Petesse

     

  • E’ uscita una segnalazione sulle creme Just che contengono parabeni, sostanze conservanti cancerogeni, di recente dichiarati illegali in Francia. Alberta verificherà

     

    Ieri sera durante la riunione, Sissi con molta dovizia e coscienza ha riportato una notizia a cui porre molta attenzione riguarda i parabeni.
    “I parabeni sono una classe di composti chimici usati come conservanti nei prodotti cosmetici (anche per l'infanzia) e farmaceutici, nei prodotti per l’igiene personale e in alcuni casi negli alimentari (come additivi). Il loro successo commerciale si deve alla loro efficacia come conservanti ed al loro basso costo e, molto spesso, si trovano anche in molti prodotti cosiddetti "naturali" o spacciati per "ecologici".
    Nello specifico, i parabeni si trovano nelle creme per il viso, negli struccanti, nei detergenti intimi, nei deodoranti, nei dentifrici e negli shampoo, nelle creme solari e nei doposole”.

    In effetti anche su internet si ritrovano richiami riguardanti una recentissima ricerca che li classifica come cancerogeni rilevando come siano state trovate tracce di parabeni nei tessuti di donne con cancro al seno.
    In Francia il 3 maggio 2011 infatti l'Assemblea Nazionale ha votato una proposta di legge che porterebbe al divieto di interferenti endocrini quali ftalati, alchilfenoli e parabeni. Nonostante l'opposizione del governo, il testo è stato approvato con 236 voti a favore e 222 contrari. Ora dovrà passare al voto del Senato, ma la legge ha già scatenato polemiche nell'industria cosmetica. La UIC, Unione Industrie Chimiche, ha affermato che non ha senso proibire un'intera categoria di sostanze con usi e profili tossicologici molto diversi. Insomma, il Parlamento francese avrebbe votato sulla base del principio precauzionale. La Uic ha voluto anche sottolineare l'utilità di alcune delle sostanze sotto accusa: gli ftalati rendono flessibili alcune plastiche, i parabeni inibiscono la proliferazione di microrganismi patogeni in prodotti cosmetici e farmaceutici, e derivati degli alchilfenoli sono usati come emulsionanti. Per molti di questi usi, secondo la UIC, non ci sono oggi valide alternative
    Proprio questa sera ho sentito di sfuggita una pubblicità su un prodotto di cosmesi che non ricordo (ero in cucina a trafficare) dove il messaggio finale che mi ha colpito è stato”esente da parabeni”, a dimostrazione della sensibilità generale sull’argomento
    Stiamo dunque attenti a leggere bene gli ingredienti di tutto ciò che potrebbe contenerli e nell’ottica dei nostri principi un allert a chi seguirà il tavolo dei detergenti, cosmetici ecc...
    Ancora un grazie a Sissi
    Buona serata a tutti
    Paola

     

  • Elisa e Sissi già ordinano con un gruppetto i prodotti Weleda (cosmetici bio certificati) direttamente dalla Germania, con notevole abbassamento dei prezzi rispetto a quelli che troviamo in Italia. Ho proposto loro di allargare la proposta a tutto il gruppo, come ordine prova.

     

  • Si ribadisce che lo scadenzario ordini è indicativo, le date possono variare in base alle esigenze che sorgono mano a mano (vedi per es. ordine Bongiovanni che è stato anticipato)

     

  • Si è dato a Daniela Lucchini l’incarico di organizzare una visita sociale a Ciaolatte verso primavera, con pranzo/pic-nic, e magari la visita anche al Caseificio Santa Rita (altro produttore di parmigiano) per avere un secondo termine di paragone.

     

  • Comerio o Alessandra verificheranno i costi, con un laboratorio di Angera, per analizzare olii e poi magari anche le mozzarelle di bufala. Questo potrebbe essere un tipo di controllo che possiamo effettuare su aziende lontane. "Lontane" non deve essere inteso come Sud, ma perché aziende difficilmente visitabili

     

  • E’ stato proposto l’ordine formaggi Tomasoni, bio certificati. Se ne occuperà Elena Turconi che già li acquista appoggiandosi al gas di Somma Lombardo.

 

Abbiamo poi parlato di criteri per la scelta dei produttori, sottolineando quanto emerge dai due articoli che Francesco ci ha fatto avere su bio certificato e mercatini km 0.

 

Questo l’orientamento che si è deciso insieme:

 

  1. I nuovi produttori che verranno inseriti dovranno essere tendenzialmente bio-certificati. Eventuali deroghe verranno discusse in assemblea e potranno essere giustificate da impossibilità a trovare produttori alternativi, dalla tipicità del prodotto (storico, locale) o da seria verifica sul posto, garantita da chi presenta il produttore (vedi per es. Fausto e Fatt. Rancina)

     

  2. Questo non vuol dire che abbandoneremo tutti i produttori non certificati che abbiamo, ma che tendenzialmente cercheremo alternative bio certificate.

     

  3. Si è ribadito che siamo carenti sulla visita alle aziende. Il contatto diretto va cercato. Anche per i produttori lontani, se per es. siamo in vacanza nelle vicinanze. Da qui è partita la proposta della visita a Ciao latte

     

  4. Abbiamo discusso ampiamente sul come classificare i produttori attualmente in elenco. Al momento, nell’elenco sul sito si differenziano in 3 categorie:
    • bio certificato,
    • bio non certificato,
    • non bio.

     

    Secondo i Balzarini se non è certificato non è bio e quindi le categorie sono 2. La maggioranza però ha riconosciuto che per alcuni produttori possiamo fidarci a considerarli se non propriamente bio quanto meno in quella direzione. A questo punto chiediamo a Francesco di cambiare le diciture con:
    • bio certificato,
    • non certificato (senza dire bio),
    • convenzionale.

     

    C’è però da aggiungere anche “certificato lotta integrata” per Cirenaica. Dal lavoro dei tavoli, di cui parlo sotto, dovrebbe uscire anche una incasellatura più precisa di tutti i ns attuali fornitori in questo senso.

     

  5. Tutti concordi per una schedatura dei produttori, con una scheda però non troppo complicata (quantomeno per iniziare) più vicina a quella di Gasabile Legnano, per intenderci, che non a quella di Aequos.

     

  6. Abbiamo poi esaminato uno ad uno i produttori di formaggio che abbiamo:

     

    1. Cascina Burattana (? Se ci sarà ancora) e Fiandino: bio certificati, Laura Guatolini li ordina comunque perché a caglio vegetale, quindi OK

       

    2. Fattoria Rancina: non è certificato ma abbiamo l’ampia relazione e conoscenza diretta di Fausto che garantisce sulla genuinità del prodotto. Quindi ok

       

    3. Ciaolatte, parmigiano: certificato, si è deciso di provare una tantum (come detto a settembre) il parmigiano del Caseificio Santa Rita, prezzi decisamente più alti, ma che dovrebbero corrispondere anche a qualità più alta. Abbiamo abbandonato l’altro produttore (Gramelli o Gramellini) provato perché non ha formaggi a stagionatura 30-36 mesi. Come scritto sopra, andremo a visitare questi due produttori a primavera

       

    4. Cascina Campaggio, Casale Litta, formaggi di capra, non certificato, presentato e visitato da Fausto: si è deciso, in sintonia con le indicazioni emerse, di cercare una alternativa bio certificata, almeno per i formaggi stagionati. I Sciglitano verificheranno un produttore del Luinese se è certificato, altrimenti torniamo dagli ottimi formaggi di Pian del Lares, Veddasca. Queste sono però alternative che possono arrivare ogni mese o più facile due, perché non facilmente raggiungibili. Quindi restiamo comunque con Cascina Campaggio per il vasto assortimento di formaggi freschi, che altrimenti non riusciremmo ad avere.

       

    5. Mozzarelle di bufala dalla Campania: un produttore certificato e l’altro no. I Sciglitano verificheranno con azienda del Cuneense che produce mozzarelle di bufala. Se le qualità organolettiche saranno all’altezza, potrebbe essere una alternativa più “locale”

       

    6. Tallaroga, pecorino sardo, produzione convenzionale: si proverà a cercare una alternativa bio

       

    7. Querceta, bio certificata: a tutti è sembrato poco motivato l’acquisto di formaggi di mucca da così lontano. Qualcuno ha parlato di “stracciatella”, una sorta di burrata al contrario, ma un solo prodotto forse non è a sufficienza per giustificare questo acquisto. L’orientamento dato è stato di togliere questo produttore, ma lasciamo al tavolo che se ne occuperà di approfondire la cosa. Magari facciamo nel frattempo un secondo acquisto e vediamo meglio chi è interessato

     

  7. L’esame che abbiamo fatto dei produttori dei formaggi ci è servito come primo approccio, ma dovrà essere ancora sicuramente approfondito, così come per tutti gli altri prodotti. Si è quindi deciso di procedere alla costituzione di tavoli di lavoro su 6 gruppi tematici che sono:
    1. formaggi
    2. carni e pesce
    3. olio, vino, birra
    4. farina, riso, pasta
    5. Detersivi, cosmetici, Lucart
    6. altri alimentari e conserve (escluso Aequos che è già schedato ampliamente dalla cooperativa stessa)

     

    Annalaura inserirà su google una tabella dove ognuno potrà inserirsi. Attenzione: ognuno può inserirsi in un solo tavolo, così che la propria voce non sia più alta di quella degli altri. Non superare i 5 nomi per ognuno dei gruppi. Solo dopo che ci saranno 5 nomi su tutti e 6 i gruppi, si potrà alzare la soglia dei 5 membri massimo.

     

    Quale il compito di questi tavoli?

     

    • Classificare i produttori della propria categoria in bio certificati (e in questo caso richiedere la certificazione aggiornata), non certificati o convenzionali, motivando eventualmente la scelta
    • Arrivare a definire una scheda per questo tipo di produttori. Terremo come scheda di partenza quella del Gas Legnano, come consultazione quella di Aequos, e vi apporteremo le modifiche che riterremo necessarie. A fine lavori confronteremo le schede emerse dai 6 tavoli e le struttureremo in una unica scheda base con le diverse varianti.
    • Analizzare i singoli prodotti e verificare se vogliamo eliminare o selezionare solo alcuni prodotti di un certo produttore (per es. per i cosmetici eliminare quelli che contengono sostanze pericolose)

     

    Questi tavoli si accorderanno tra di loro su dove e quando trovarsi, come organizzarsi

     

  8. La prossima riunione sarà ancora di venerdì sera, 13-aprile, ore 20,30, sede da verificare (l’ultima di fine maggio/inizio giugno si tornerà invece di sabato). Coordineranno Rosaria Pozzi e Patrizia Barboni. Si parlerà delle novità da “fa la cosa giusta” (29-30-31 marzo) e del lavoro dei tavoli. Vorremmo anche parlare di eventuale costituzione in associazione per il ns GAS, chissà se Alessandra e Giorgio per allora riusciranno a dirci qualcosa.

 

Darò a Francesco l’elenco dei presenti per aggiornare le presenze registrate alle assemblee, visto che la partecipazione ad almeno 1 assemblea annua è diventata d’obbligo

 

Segnalatemi se ci sono aggiunte o correzioni da apportare

 

Ciao giancarla

 

 


Created: Tuesday 7 April 2009 at 20.53.50 Updated: Sunday 11 March 2012 at 11.26.39