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 Giugno 2020, Gas Sesto durante il Covid19
Dalla presentazione equos 2020, 23 giugno 2020
Ci piacerebbe «SCRIVERE» LA STORIA di quanto successo in questo periodo, attraverso le vostre voci.
Nel nostro Gas, prima del Corona virus, la spesa per il fresco si aggirava sui 900/1000 euro settimanali. Per gestire questa spesa, avevamo due postazioni PC/bilancia con 3 gasisti ciascuna e un altro come jolly per gestire tutti gli extra aequos e non.
Si iniziava alle 10,30 all'arrivo del camion di Emanuele e si terminava verso le 12,30/13,30 al massimo. Tramite mail e WhatsApp veniva (come avviene tuttora) confermata l’ora di ritiro. Entro il sabato sera arrivavano via mail le due tabelle dei pesi distribuiti per permettere il controllo a ciascuno della propria spesa (una per postazione) e la relazione della giornata.
Con il Corona virus le cose sono cambiate e di parecchio.
Gli ordini sono esplosi fino a 2000 euro e anche oltre, con un totale di ordinanti sino a 45 (più o meno le stesse persone, ma non più alternate con gli ordini, ma tutti con ordini settimanali fissi e comunque più abbondanti).
Con le regole che si dovevano rispettare e la capienza limitata del nostro magazzino il metodo di lavoro precedente non era più fattibile. Sono state allora attivate le seguenti azioni grazie anche al notevole contributo di tutto lo staff di Aequos che ci hanno permesso di continuare a mangiare i nostri prodotti e che, con la documentazione messa a disposizione, ci ha permesso di muoverci non solo tra comuni diversi ma anche tra regioni (noi abbiamo qualcuno in Piemonte)
- Eravamo e siamo ancora organizzati in due turni, uno alla mattina ed uno al pomeriggio ciascuno gestisce circa metà della spesa, con due squadre di solo 5 persone a turno, due gasisti per ogni postazione PC/bilancia e un jolly per tutti gli extra
- La grossa difficoltà è stata di dividere la spesa dei due turni. Settimanalmente facevamo un conteggio approssimativo delle cassette di ciascuno, poi tenendo conto della capienza auto di chi consegnava (le stesse persone che smistavano più 4 furgoni che si alternavano nella disponibilità settimanale) e delle aree geografiche, ogni settimana costruivamo itinerari diversi. Entro metà settimana comunicavamo gli itinerari in modo che ognuno sapesse chi e quando gli avrebbe portato la spesa.
- Ci è voluta una grande attenzione e disponibilità di tutti per adattarsi ai nuovi ritmi. La risposta è stata grande e ogni sabato sera concludevamo con “anche questa volta ce l’abbiamo fatta”
- Alla sera del sabato arrivavano due relazioni dei due turni e 4 tabelle dagli smistatori (2 della mattina e 2 del pomeriggio) che qualcuno riuniva per controllare che il tutto tornasse. A quel punto grande scambi di mail: io ho questo invece di quello, si ho io il tuo ma mi manca quello… e così via per un paio di giorni fino a ricostruire gli errori inevitabili su un quantitativo di distribuzione raddoppiato.
- La consegna delle cassette (che prima ciascun socio prendeva dagli scaffali personalmente) venivano così recapitate al domicilio di ciascuno. Durante questo periodo gli smistatori erano tutti giovani e sempre gli stessi. Si sono messi a disposizione con grande generosità. Abbiamo chiesto a chi potesse temere maggiormente il contagio (per età o motivi di salute) di restare a casa e di godere della solidarietà altrui. Alla fine del blocco tra comuni, piano piano ognuno è tornato a dare il suo contributo
Adesso la spesa si è stabilizzata sui 1600/2000 euro e questo ci costringe ancora ai due turni. Il tutto è però diventato più agevole: abbiamo diviso tutte le famiglie in due gruppi, S per Sesto Calende e alcuni comuni intorno e V per Vergiate e gli altri comuni, (abbiamo anteposto una S e una V ad ogni nome registrato su Gogas e automaticamente abbiamo ogni sabato due tabelle in ordine alfabetico già divise S e V), tenendo conto della spesa media delle singole famiglie negli ultimi mesi (i conteggi settimanali delle cassette nel periodo di lockdown ci sono tornati utili di nuovo), così da avere una divisione della spesa per ogni turno pressoché uguale. I due turni si alternano settimanalmente tra mattino e pomeriggio, ma ognuno sa in anticipo quando dovrà ritirare.
In questo periodo sono entrate nel nostro Gas 4 nuove famiglie, che durante il periodo di blocco erano in prova.
Cosa abbiamo imparato?
- Innanzitutto abbiamo sperimentato ancora una volta la solidarietà tra di noi, sia per il lavoro di smistamento a cui diversi non potevano partecipare, ma anche di consegna (qualcuno inizialmente non osava ordinare perchè abitando più lontano temeva di essere di peso, ma poi sono stati gli autisti stessi a rassicurare circa la loro disponibilità)
- Abbiamo anche imparato ad organizzarci autonomamente per ritiri collettivi, così che ora non arriva più nessuno al magazzino a ritirare solo per sé stesso, con risparmio di inquinamento e di tempo per tutti.
- Poi dobbiamo riconoscere che questo periodo faticoso che ci ha messo alla prova ha certamente rafforzato le nostre convinzioni e le nostre scelte, oltre ai rapporti personali che si sono sicuramente rinsaldati.
- E infine è sicuramente cresciuta la fiducia nella cooperativa Aequos, che si è dimostrata affidabile e di grande aiuto in un periodo tanto difficile .
Un pò di statistiche del nostro gruppo
- è un gas di 70 soci
- è un Gas con famiglie sparpagliate in 12 comuni da Varallo Pompia in Piemonte a Bodio Lomnago, quasi Varese
- tutti e 70 gasisti, a secondo dei loro impegni e della loro età, contribuiscono alla vitalità del gruppo
GASsesto
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