NEWS LETTER

 

red_ballNews Letter nr. 10 del 16 agosto 2012, RIFLESSIONI

 

Prima riflessione
10_16_31_agosto_2012a Durante un viaggio di lavoro a Stoccarda, avevo visto questa scultura in una piazza centrale di Stoccarda, in Germania. Mi piaceva moltissimo, ero io il pensatore e mi ero ripromesso che al successivo meeting avrei portato la macchina fotografica per farne una foto. MA, quando ritornai, la scultura non c'era più.

 

Disperato chiesi ai miei colleghi tedeschi dove fosse andata la scultura e loro mi spiegarono il tutto. La scultura era stata donata da uno scultore svizzero, area tedesca, alla città di Stoccarda e venne messa nella piazza centrale, di passeggio. Poi i cittadini si lamentarono con il loro sindaco, la ritenevano brutta, e così il sindaco fu costretto a farla spostare in una piazza meno frequentata. Ci andai e feci la foto.
E' rimasta nel mio archivio e la guardo sempre, anzi l'avevo anche messa nel mio ufficio quando ancora ero in età lavorativa.

 

Dovrebbe essere un simbolo e uno stimolo a noi tutti per dedicare una parte del nostro tempo a pensare, è vero di tempo ne abbiamo poco, ma penso che ne valga la pena, dopo i casini che stiamo attraversando.
 
Prodotti ortofrutticoli che NON vanno conservati in frigorifero
Non tutti i tipi di ortaggi e frutta devono essere conservati in frigorifero. Ecco quelli che si mantengono molto meglio fuori.
  • Pomodori
    I pomodori amano il calore e odiano il freddo. Riporli in frigo servirà solo a farli accartocciare. Meglio tenerli sul tavolo della cucina, all'asciutto e al riparo dall'esposizione diretta dei raggi solari.
  • Basilico
    Come i pomodori, il basilico non gradisce l'esposizione al freddo. Tenere troppo tempo in frigo questa pianta la fa appassire prematuramente. Dopo l'acquisto di un mazzetto di basilico, lo si deve collocare in un contenitore o una tazza di acqua, come se si disponessero fiori in un vaso. Evitate l'esposizione alla luce solare diretta.
  • Patate
    Alle patate piace la temperatura fresca, ma non fredda. La giusta temperatura è di 10ºC. Tenere molto tempo le patate in frigo converte l'amido in zuccheri in maniera più rapida, alterando sapore e consistenza dei tuberi. Meglio conservare le patate in un cassetto della cucina, non prima di averle avvolte in un sacchetto di carta.
  • Cipolle
    Le cipolle non si conservano in frigo ma in un luogo asciutto, con una buona circolazione d'aria. La mancanza d'aria le rende più amare. Si dovrebbe inoltre non tenerle vicino a prodotti alimentari che emettono vapore acqueo e gas come le patate.
  • Avocado
    L’avocado non va conservato in frigo, perché il freddo ne rallenta il processo di maturazione. E' consigliabile conservarli in frigo solo se sono molto maturi.

 

In generale
In frigo (al di sotto di 8 gradi) si conservano:
  • albicocche, bacche, ciliegie, pesche, insalate a foglia, cavolfiori, asparagi, carote, verdure a foglia.
  • In cantina (fra gli 8 e i 16 gradi) si conservano:
    • mele, pere, uva, kiwi, fagiolini verdi, melanzane, broccoli, patate, porri, peperoni, funghi, cavolini, ravanelli, rapette, cipolle, sedano rapa.
    • La buona conservazione del cioccolato è fondamentale per mantenerne inalterato il gusto
    • La temperatura ideale di conservazione è 16-18°C con una umidità massima al 55%.
    • Il cioccolato non ama gli sbalzi di temperatura: il freddo, dopo averne indurito l’interno, lo ricopre di umidità che lo rende opaco e traslucido per i cristalli di zucchero che salgono in superficie e si sciolgono nel vapore acqueo per poi ricristallizarsi. Il caldo, invece, provoca la fusione del burro di cacao che, una volta scesa la temperatura, si raffredda e cristallizza dando origine a una patina biancastra (detta fioritura). Il primo caso è sicuramente il più grave: infatti, oltre a provocare variazioni visive della superficie del cioccolato, ne modifica la consistenza e la croccantezza, alterazioni che non sono rimediabili. Nel secondo caso, invece, le caratteristiche organolettiche restano invariate. Sebbene antiestetica, questa “fioritura” non influisce sul sapore del cioccolato, che può quindi essere utilizzato senza problemi.
      Altre alterazioni del cioccolato possono essere dovute alla luce o alla conservazione in presenza di prodotti odorosi estranei. La luce può essere responsabile della decomposizione del burro di cacao, mentre gli odori estranei potrebbero essere catturati. Il cioccolato in generale, dunque, deve essere conservato nella sua confezione originale, in un luogo asciutto.
      Perciò non riponete mai il cioccolato in frigorifero, in quanto un’elevata umidità e possibili odori estranei ne pregiudicano la conservazione, la qualità e il sapore

 

Queste info sono state estratte da conprobio.ch
 
Seconda riflessione
10_16_31_agosto_2012b

 

FEBBRAIO 2012
Ciao,
questa mattina ci siamo svegliati e abbiamo acceso la luce ! Non è successo nulla ! Abbiamo verificato l'interruttore generale, ma tutto era a posto, abbiamo sostituito la lampadina, ma nulla è cambiato. Abbiamo cercato di telefonare all'Enel, ma il telefono era muto, ho cercato di farmi la barba, ma il rasoio elettrico non funzionava. Ho tentato di lavarmi la faccia , ma l'acqua non scendeva dal rubinetto. Allora mi è venuto un dubbio : vuoi vedere che c'è un black out ? Sono corso in cantina e la caldaia del riscaldamento era fredda e spenta, quindi mi sono precipitato in cucina e il gas del fornello non usciva. Ho detto : prendo l'automobile e vado al supermercato a fare rifornimento…..NO ! Il supermercato era chiuso perché la saracinesca non si alzava e la pompa di benzina non funzionava.

 

Mi sono detto : è vero che il 2012 è un anno bisestile, è vero che i Maya hanno profetizzato la fine del mondo, ma non esageriamo ! ……Mi sono messo a riflettere……

 

Questo consumismo dove ci ha portato ? Tutto pronto subito ! Tutto facile, senza autonomia, tutto delegato ad altri e noi prigionieri della nostra schiavitù, senza essere più capaci di un minimo di iniziativa, senza aver pensato a fonti alternative almeno per i servizi essenziali.

 

Abbiamo abbandonato quelle piccole azioni che ci rendevano liberi : l'uso misurato delle risorse e il rispetto delle cose possedute e conquistate, l'orto, l'autoproduzione, il riciclo, la limitazione degli sprechi, il fai da te, senza arrivare a cose molto più grandi. Il pensiero è andato ai poveracci ricoverati in ospedale con autorespiratori bloccati , a quelli che abitano in concentrazioni disumane chiamate città, costruite senza il minimo rispetto dell'umanità e delle elementari regole del vivere civile, alle persone chiuse in metropolitana o in ascensori non più utilizzabili.

 

Abbiamo chiuso i pozzi che quasi in ogni famiglia erano attivi fino a pochi anni fa, abbiamo buttato le biciclette arrugginite, abbiamo creduto che potevamo vivere da soli senza la cooperazione degli altri, inimicandoci il vicino per i più futili motivi, abbiamo sostituito il mutuo soccorso con il più spietato individualismo. Abbiamo mercificato ogni aspetto della nostra esistenza.

 

Cosa abbiamo regalato alle generazioni che verranno dopo di noi ? Montagne di spazzatura, il dogma dell'usa e getta, i MacDonalds, le monodosi, i singles, i monolocali, la speculazione in borsa, il denaro virtuale, la televisione, i telefonini, le veline, l'arrivismo . Le abbiamo educate a credere che i potenti ed i ricchi ci avrebbero fatti partecipi dei loro privilegi e li abbiamo illusi col mito del progresso tecnologico , dell'aumento del PIL e della crescita infinita.

 

Questa mattina ci siamo resi conto che eravamo arrivati al capolinea di questa folle corsa e che di punto in bianco avremmo dovuto tirarci indietro le maniche e mettere in pratica i consigli della nonna che avevamo sottovalutato.

 

Improvvisamente ci siamo ritrovati in strada con altre persone attonite che cercavano di trovare una soluzione al soddisfacimento dei più elementari bisogni e cioè di come cibarsi di come dissetarsi e di come pulirsi e scaldarsi.

 

Abbiamo iniziato a darci una mano ! Grandi e piccoli, giovani e anziani . Un immenso vantaggio subito ci è saltato all'occhio : la televisione non era più in grado di sputare idiozie e di propinarci pubblicità inutili !

 

Alla mia mente si è affacciato un panorama di sobrietà, di cooperazione, di condivisione, di solidarietà, di uno stile di vita in cui i veri valori sarebbero diventati quelli fondamentali della fratellanza, dell'amore, dell'altruismo e della correttezza.

 

I soldi del ricco e del potente avevano perso tutto il loro valore, non avrebbero mai potuto comperare la capacità dell'arrangiarsi tipica dell'educazione provinciale ricevuta dai nostri nonni e genitori.

 

Una promessa ci è scaturita spontanea : ai nostri discendenti dovremo dire che il progresso è tale solo quando è alla portata e a disposizione di tutti indistintamente e che la semplicità , l'umiltà, il rispetto della natura e la decrescita sono i capisaldi di un vivere a dimensione umana.

 

Ho acceso il camino, ho fatto sciogliere la neve, ho rispolverato la bicicletta e soprattutto ho tolto la ruggine dalle rotelle del mio cervello.

 

Alle 7,30 è suonata la sveglia……………….era un sogno !!!

 

Ma quanta verità amara e quanti motivi di meditazione !!!

 

Ho mosso l'interruttore e…. la luce si è accesa, però mi sono domandato subito : ancora per quanto tempo ?!?

 

Ho raccontato a mia moglie questa avventura e ci abbiamo ragionato sopra : l'umanità dovrà cambiare registro se vorrà sopravvivere, non è possibile né onesto ipotecare il futuro delle generazioni a venire rubando loro risorse per mantenere i nostri livelli di esagerazione, il PIL dovrà diminuire !

 

Buona serata e un abbraccio e …coraggio che siamo in tanti a voler non andare più al supermercato !

 

Fausto e Carla
 
Tabelle di composizione degli alimenti

 

Esiste un sito molto importante. I dati riportati in esso sono per il 70% dati sperimentali originali, ottenuti da studi programmati ad hoc, nell'Unità di Chimica degli Alimenti dell'INRAN e per il rimanente 30% provenienti da una accurata selezione bibliografica prevalentemente italiana.
Gli alimenti riportati sono in totale 790.
I nutrienti presenti sono 67, non tutti disponibili per tutti gli alimenti; le carenze tuttora esistenti riguardano in particolare le vitamine e gli oligoelementi.
Visitare il sito /www.inran.it
 
Terza riflessione
10_16_31_agosto_2012c

 

Nessun commento.
 
Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia.

 

All'interno della Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia (BDA) pubblicata dall'Istituto Europeo di Oncologia troverete anche:

 

  • la lista di alimenti da consultare on-line (935 alimenti);
  • una ricerca dati molto flessibile, per nome alimento, codice alimento, componente alimentare, categoria merceologica;
  • la documentazione relativa ai componenti alimentari;
  • un'ampia raccolta bibliografica.

Gli alimenti inclusi nel database sono contraddistinti da un simbolo:
Mela Edizione 2008 segnala la presenza di dati di composizione aggiornati al 2008. I gruppi alimentari aggiornati sono: latte e latticini; carni e pesci (freschi e conservati); bevande alcoliche e non; uova; grassi e condimenti. All'interno di queste categorie merceologiche sono stati aggiunti, rispetto alla versione del 1998, i seguenti componenti alimentari: aminoacidi, alcuni acidi grassi (in particolare omega-3), zuccheri semplici, minerali ed elementi in traccia (magnesio, rame, selenio, cloro, iodio, manganese, zolfo), vitamine (acido pantotenico, biotina, vitamina B12).
Mela edizione 1998 segnala la presenza di dati di composizione provenienti dalla versione originaria (1998) ed attualmente in fase di aggiornamento (cereali, frutta, verdura e legumi).
Il sito è www.ieo.it.
 
Quarta riflessione
10_16_31_agosto_2012d Nessun commento.
 
Saper mangiare

 

Lo stile di vita alimentare dell’Italia di fine Ottocento –descritto dall’Inchiesta Parlamentare Jacini (1884) sulle condizioni dell’agricoltura italiana– è quello che ancora oggi possiamo trovare nei Paesi in Via di Sviluppo: poca varietà alimentare, pane come cibo principale, zuppe, minestre, “erbaggi” per non sentire la fame; tanto lavoro manuale, fatica fisica e cibo scarso.

 

Nel periodo tra le due guerre mondiali le disponibilità alimentari e lo stato nutrizionale italiano non migliorano sostanzialmente. Sono diffuse diete monotone che prevedono il consumo di pochissimi alimenti. Emblematico è il caso del mais, che nell’Italia di inizio Novecento diviene in breve tempo l’unico alimento a disposizione dei contadini più poveri. Essi infatti mangiano mais in quanto il grano può essere venduto a un prezzo doppio. La polenta di mais finisce quindi per sostituire nella dieta il pane di frumento, favorendo la diffusione della pellagra (carenza di vitamina B2) che, nel nostro Paese –particolarmente nel Veneto– ha continuato a lungo a mietere vittime.

 

Con gli anni del boom economico i prodotti alimentari di pregio, la carne, il latte, i formaggi diventano accessibili a tutti. Lo stato nutrizionale migliora e le malattie da carenza scompaiono. La meccanizzazione in ambito agricolo e lavorativo riduce la spesa energetica e lascia più tempo per il riposo. Sono gli anni della carne tutti i giorni, della margarina e del burro al posto dell’olio di oliva, dell’allontanamento dalla dieta mediterranea, della sedentarietà diffusa e di un modello alimentare sempre meno frugale e conviviale, nel quale trova spazio anche il fast food. La produzione agricola diventa intensiva e chiede alla ricerca agronomica nuove tecnologie di sfruttamento del terreno.

 

Le vitamine e i minerali, ma anche gli antiossidanti, diventano “le molecole bioattive”, sostanze che prevengono l’insorgenza di malattie croniche. Nascono gli alimenti funzionali, arricchiti di nutrienti, in grado di promuovere certe funzioni fisiologiche e quindi di prevenire le malattie. Quegli “erbaggi”, quei pani integrali, così ricchi di antinutrienti per i contadini dell’Italia di inizio secolo

 

Per saperne di più visiate ilsito www.sapermangiare.mobi
 
Quinta riflessione
10_16_31_agosto_2012e Nessun commento.
 
Chi va in vacanza

 

Coloro vanno in vacanza sembrano dei debosciati, guidono con le ciabatte, indossano magliette trasandate, pantaloni con il cavallo che arriva alle ginocchia che quando si inclinano per prendere in braccio il piccolo che piange si vedono le chiappe, barbe incolte, schiamazzi ad alta voce, non si mettono in fila pensando che chi torna o chi va in ferie debba avere la precedenza. Insomma siamo un popolo di poche maniere civiche. Ci avete pensato ? Avete anche notato come si comportano al bar degli Autogrill ?, si mettono tutti davanti al bancone, nonostante ci siano numerosi tavoli a disposizione, ma ci sono le tazze degli altri, e quindi ai tavoli non si va, non viene in mente di portare le tazze altrui al bancone e bersi un caffè in tranquillità al tavolo, e di ricordarsi poi, di riportare la tazzina al bancome per dare la possibilità agli altri utenti di utilizzare lo stesso tavolo.

 

I non capisco questi ITAGLIANI

 

Non parliamo poi di chi si mette in autostrada una volta l'anno !!, senza occhiali, si mettono nella corsia centrale, si sentono più sicuri, e anche se viaggiano di sabato e domenica quando i camion non ci sono, viaggiano lo stesso nella corsia centrale, continuo a non capire questi ITAGLIANI

 

Per mia buona abitudine quando parto io e uso l'autostrada, a colazione mi bevo diverse tazze di camomilla !!
 
Sesta riflessione
10_16_31_agosto_2012g Cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti!!) in 56 giorni di governo:

 

Ebbene era una bufala !!!, l'avevo immaginata. Monique mi ha mandato il seguente link, leggere l' articolo.

 

 
Fiera dell'Economia Solidale "Alla fiera del DES"
10_16_31_agosto_2012j

 

Anche quest’anno l’Associazione “DES VA” (Distretto di Economia Solidale della Provincia di Varese) sta organizzando la fiera provinciale dell’Economia Solidale ”Alla Fiera Del DES”.

 

La Fiera con molta probabilità si terrà il 7 ottobre 2012 a Busto Arsizio, presso La Cascina Burattana (stiamo attendendo la conferma da parte del Comune).

 

La Cascina Burattana è una struttura vecchia di quattro secoli di proprietà del Comune di Busto Arsizio che grazie alla Cooperativa Sociale Agricola Cascina Burattana, costituitasi nel 2010, cerca di riacquistare il suo antico splendore (www.cascinaburattana.it).

 

Questa cornice ci è parsa ideale per una fiera che intende dare visibilità alle tematiche inerenti l’economia solidale ed il consumo consapevole e che ha l’orgoglio di rivolgersi a tutti i cittadini ed in particolare a quanti sono alla ricerca di stili di vita fondati non sul “ben-avere” ma su un reale “ben-essere” della persona e della collettività.

 

Inutile dire che la Fiera ha bisogno di tutti Voi.

 

Anche, quest’anno chiediamo idee, consigli e perché no operatività per laboratori, per percorsi educativi/didattici per grandi e piccini che danno sempre un tocco in più alla nostra fiera.

 

Per l’Associazione DES Varese, Il Legale Rappresentante, Alberto Gariboldi

 

Per ulteriori informazioni: scrivete a info@des.varese.it o telefonate a Mattia cell. 3336502900
 
Settima riflessione
10_16_31_agosto_2012h Nessun commento.
 
Anch'io dopo la settima riflessione MI RIPOSO !!! e mi bevo un pò di sciroppo di menta !!

 

09_01_15_agosto_2012o

 

Per chi volesse la ricetta, è nel nostro ricettario
 
Ah, le ferie !!!, buone vacanze, la prossima news-letter sarà il 1° settembre.
10_16_31_agosto_2012k
10_16_31_agosto_2012m
10_16_31_agosto_2012l

Copyright(c) . Created: Wednesday 1 August 2012 Updated: Wednesday 15 August 2012